AEM Milano: I LAVORATORI LOTTANO ANCORA - NESSUNO VUOLE QUESTA PRIVATIZZAZIONE
Lunedì 8 marzo i lavoratori dell’AEM e delle altre municipalizzate saranno a Palazzo Marino per ribadire il NO alla svendita dell’AEM
I lavoratori dell’AEM e delle altre municipalizzate aderenti alla CUB lunedì prossimo alle 17 protesteranno di nuovo davanti alla sede del Consiglio Comunale.
"La delibera dell’AEM –afferma Carmelo Calabrese dell’Rdb CUB - crea tensione fino all’ultimo, visto che ieri sera (giovedì 5 ndr) i lavori del consiglio comunale sono stati nuovamente interrotti perché il testo risultava ancora una volta scritto male e alla fine (per l’ennesima volta) è mancato il numero legale per approvare l’emendamento deciso in extremis. Come sappiamo quella delibera era già stata giudicata illegittima da un esperto come Guido Rossi. E allora quand’è che la cittadinanza si solleverà contro questo golpe di Albertini? Possibile che tutti dormano? Noi saremo ancora davanti a Palazzo Marino lunedì pomeriggio ma vorremmo fossero con noi anche tutti quei cittadini, e sono tanti, che non vogliono questa privatizzazione.
Ricordiamo inoltre – sottolinea Calabrese - a coloro i quali sono i tifosi della "svendita di A.E.M." che se nel passato hanno sperperato i soldi provenienti dalla privatizzazione dell’A.E.M. (vedi l’Alba di Milano) che non possono riparare i buchi economici che loro stessi hanno creato vendendo l’unica Azienda che ancora oggi, nonostante tutto, produce utili per il Comune di Milano.Come R.d.B. non permetteremo che il golpe su A.E.M. voluto dal Sindaco Albertini vada in porto e con noi speriamo che scendano in piazza i cittadini milanesi ai quali diciamo che difendere l’A.E.M. con il 51% di proprietà del Comune significa difendere uno dei gioielli di proprietà comunale che da 100 anni agisce sul territorio lombardo".
Come CUB e RdB Energia AEM – ribadisce Calabrese - siamo contrari al fatto che il Comune di Milano scenda al di sotto del 51% della proprietà AEM. Questo nostro giudizio non è frutto di prese di posizione ideologiche ma trova conferma nei problemi che si sono evidenziati nel settore elettrico nel recente passato. Come ben noto dopo il Decreto Bersani che prevedeva la liberalizzazione e privatizzazione del Settore Elettrico i problemi nel campo energetico si sono aggravati (vedi i Black out di luglio e settembre u.s.), il ruolo positivo avuto da AEM in questo senso in occasione del black out di settembre è sotto gli occhi di tutti. L’AEM in virtù di quel decreto ha acquisito la rete di Distribuzione ex Enel permettendo così a Milano di avere un unico distributore energetico; scelta che, se ben gestita con massicci investimenti, produrrà sicuramente un miglior servizio all’utenza ed ai cittadini. L’AEM dunque – conclude Calabrese - non può essere considerata un’azienda qualsiasi da "spremere" economicamente: è un’azienda di valore strategico, deve essere gestita in un’ottica industriale e avere un ruolo sul panorama nazionale".
Info: Carmelo Calabrese 368 237986; Fabia Caporizzi, tel. 02 2666289, 349 1937558