Premio di produzione aziende Utilitalia (gas acqua energia ambiente): si puo’ dare di piu’…
Dopo la firma del nuovo CCNL, sono iniziate le trattative aziendali sul premio di risultato. Il primo accordo è stato siglato in HERA, che prevede un importo complessivo di 675 € in tre anni. In ACEA le trattative sono in corso, mentre Italgas discuterà il premio solo per il 2026. In IREN, invece, ci si è fermati al primo incontro.
Un accordo importante è stato firmato in ENEL, dove il premio lordo per la categoria BSS sarà di 3.032 € nel 2025, 3.127 € nel 2026 e 3.227 € nel 2027. È prevista inoltre la possibilità di convertire parte del premio in permessi aggiuntivi, fino a 5 giornate intere da utilizzare entro il 31 dicembre di ogni anno.
Va sottolineato che nessuna delle trattative in corso o già concluse prevede penalizzazioni per assenze, ad eccezione di IREN, che da anni applica questo criterio.
Le aziende coinvolte registrano forti incrementi di profitti e rendite azionarie, come evidenziato dai dati su dividendi ed EBITDA ricavati dai bilanci e dalla stampa di settore. Questi numeri dimostrano chiaramente che le risorse economiche ci sono.
Non è accettabile giustificare la mancata valorizzazione dei lavoratori con paragoni impropri tra contratti di diverse categorie. Il corretto scambio tra salari e profitti è fondamentale per mantenere un rapporto di fiducia tra azienda e dipendenti. Questo equilibrio è ancora più importante in contesti dove si parla di mission, vision, lavoro di squadra e risultati di team, ma dove da anni manca un confronto serio su mansioni e inquadramenti, lasciando spazio a autovalutazioni soggettive che influenzano promozioni e premi.
I lavoratori, soprattutto quelli ai livelli più bassi, convivono con la “mission” di arrivare a fine mese e la “vision” del dieci del mese, in un contesto di aumento dei prezzi al consumo del 30%.
Il vero ostacolo alla distribuzione equa del premio non è la mancanza di profitti, ma l’indebitamento aziendale, frutto di scelte manageriali e non certo dei lavoratori.
Permane inoltre un divario tra il contratto elettrico e quello gas-acqua, con un utilizzo del secondo anche in aree dove prima prevaleva il primo, meno favorevole.
Il premio di risultato non è un regalo, ma il riconoscimento concreto dell’impegno e della partecipazione dei lavoratori ai successi aziendali. È un giusto scambio tra chi dà e chi riceve. L’esito delle trattative dipenderà, come sempre, dalla determinazione dei lavoratori nel far valere i propri diritti.
USB, come sempre, è presente.
Unione Sindacale di Base Lavoro Privato Gruppo IREN