Le ragioni di una disdetta
Gli accordi parlano chiaro e l’Azienda, insieme alle parti sociali, doveva:
- Individuare il personale interessato dalla mobilità infragruppo (fino a un massimo di 110 lavoratori)
- Individuare le unità operative in sofferenza di organico e quelle in esubero.
- Presentare e portare a discussione il protocollo relativo alle nuove assunzioni
- Discutere, alla luce dell’entrata in vigore della Riforma sulle pensioni, del futuro di tutti quei lavoratori non più colpiti dalla mobilità esterna, ma che l’Acea sostiene rappresentare comunque una situazione di esubero.
Da giugno ad oggi niente è stato fatto di tutto questo, nonostante tutti i nostri solleciti ufficiosi ed ufficiali, fino ad arrivare alla "scoperta" delle assunzioni, tramite legge 30 per formare la nuova unità preposta per i contatori digitali.
Perché, attraverso adeguati corsi di formazione, non si è ricercato il personale all’interno del Gruppo, così come invece sarà fatto per l’aumento di organico del FEU?
Da chi è stato predisposto il piano delle assunzioni?
Perché in alcuni settori si fanno assunzioni a tempo indeterminato e in altri no?
A queste ed altre domande l’Acea non risponde se non deviando il discorso su altri argomenti, sicuramente importanti, ma secondari a quello della salvaguardia occupazionale e al giusto riconoscimento professionale di tutti i lavoratori Acea.
Ed è per questo che la nostra azione di denuncia sull’operato aziendale e di salvaguardia dei diritti dei lavoratori tornerà ad essere fatta anche fuori dai tavoli di trattativa.