Enel - Verifica struttura del personale TV Nord: una questione per pochi
TV Nord deve diventare una macchina da soldi a vantaggio esclusivo dei propri azionisti
Comunicato stampa
Verifica struttura del personale TV Nord: una questione per pochi
Si svolgerà oggi a Roma il secondo incontro tra OOSS di categoria e Enel sulla verifica di struttura del personale della centrale di Torrevaldaliga Nord. Il tutto avviene nel silenzio più totale: nessun coinvolgimento dei lavoratori, delle RSU e delle istituzioni del territorio, come se la materia fosse di esclusiva competenza di un manipolo di sindacalisti romani che si arrogano il diritto di parlare per tutti, senza mandato, contravvenendo alle sollecitazioni pervenute dalla stessa assemblea di Torrevaldaliga Nord.
Siamo al consociativismo più eclatante, che ovviamente risponde agli interessi Enel: tanto è vero che la stessa azienda si è permessa di avanzare una proposta ridicola, che non cambia nulla della realtà attuale. Magari poi, nella commedia della finta contrattazione tra le parti qualcosa di più salterà fuori, ma, temiamo, senza che possa essere rivisto l’impianto generale che l’azienda ha voluto imporre alla centrale. Ovvero: personale diretto ridotto all’osso, basse qualifiche rispetto al livello tecnologico dell’impianto, esagerato ricorso alle
imprese terze costrette nel meccanismo degli appalti al ribasso.
Enel e OOSS cercano di mettere la sordina su una questione che invece ha un grande rilievo per i lavoratori e per la collettività, in termini di occupazione, qualifiche e organizzazione del lavoro, con tutto ciò che ne consegue con riguardo alla terziarizzazione delle attività, alle condizioni di lavoro, alla tutela della sicurezza e alla salvaguardiaambientale. Enel ha però un diverso obiettivo: TV Nord deve diventare una macchina da soldi a vantaggio esclusivo dei propri azionisti. E per quanto riguarda Civitavecchia i milioni dati al Comune possono tranquillamente bastare.Senza molta convinzione, lanciamo quindi un nuovo appello alle OOSS: sospendete gli incontri, confrontatevi con i lavoratori e con le istituzioni, coinvolgete le RSU, costruite una vertenza che possa portare vantaggio a tutto il territorio. Diversamente, come già accaduto in passato, non vi sarà spazio per chiedere ad Enel quello che non vuole dare, con l’inevitabile prendere o lasciare che alla fine chiuderà le danze.