C.A.S.C.A.D.E. - Come Appioppare Solo Colpe Ai Dipendenti Enel

SICUREZZA: chi è responsabile di tutto questo, i lavoratori o chi dirige l’orchestra?

Civitavecchia -

C.A.S.C.A.D.E.

Come Appioppare Solo Colpe Ai Dipendenti Enel

Lo ammettiamo, abbiamo sbagliato. Non avevamo infatti capito che C.A.S.C.A.D.E. fosse l’acronimo di “Come Appioppare Solo Colpe Ai Dipendenti Enel”. Perché di questo si è trattato nell’incontro a senso unico a cui Enel ha chiamato i lavoratori nella giornata di venerdì, di scaricare colpe e responsabilità solo su quest’ultimi senza un minimo di autocritica da parte della Dirigenza. La tesi di fondo è stata la seguente:

1)     TV Nord deve diventare una fabbrica da soldi, su cui reggere gran parte della baracca

2)     Al momento la centrale ha grossi problemi di “sbilanciamento”, cioè è un mezzo fiasco

3)     La colpa della situazione è solo dei lavoratori, che devono lavorare di più senza farsi male

Veniamo allora ai tre temi di fondo: l’impianto, il personale, la sicurezza.

L’impianto - I gruppi bruciano troppo gas invece che carbone, sono spesso fermi per cause tecniche e difficilmente arrivano al massimo carico. Ma chi è che ha realizzato un impianto mirando al contenimento dei costi? Chi è che è ricorso a imprese impreparate? Chi è che ha voluto bruciare i tempi di costruzione e di messa in esercizio? Chi è che ha scelto macchinari che non vanno neanche a calci?

Lavoratori -  Si lamenta impreparazione e scarso impegno. Ma chi è che ha preteso mano libera nelle assunzioni? Chi è che ha deciso struttura e l’organizzazione del lavoro? Chi è che ha disposto la formazione? Chi è che non ricopre i turni? Chi è che ha deciso tutto in materia di trasferte, promozioni, premi di incentivazione individuale, gratifiche, spostamenti, ecc?

Sicurezza – C’è stato un grave incidente sul lavoro in cui è morto un operaio di una ditta esterna e sono rimasti coinvolti lavoratori Enel. Ma chi è che spinge le imprese al massimo ribasso? Chi è chiude gli occhi sulle condizioni dei lavoratori terzi? Chi è che pretende sempre di fare in fretta? Chi è che ha firmato quella vergogna di accordo per i Delegati Safety d’Area e non vuole applicare la legge istituendo il RLS di Sito Produttivo?

Allora, chi è responsabile di tutto questo, i lavoratori o chi dirige l’orchestra?

Non basta buttare la croce sui lavoratori per occultare le responsabilità aziendali, come non basta, sulla sicurezza, mostrare statistiche di comodo o filmati struggenti di infortuni in cui la colpa è ovviamente solo degli operai. La verità è che i nodi di una gestione scellerata stanno venendo al pettine e che l’azienda è posta davanti a una scelta: o auto assolversi e continuare come adesso o cambiare decisamente registro.

Prendere atto di un impianto che ha bisogno di interventi di miglioramento strutturali, rivedere i meccanismi di appalto, aumentare l’organico delle realtà operative, riconoscere le professionalità, rivisitare i processi operativi, applicare pienamente il Testo Unico sulla sicurezza, promuovere il senso di solidarietà tra i lavoratori senza contare di dividerli grazie a pratiche clientelari e a qualche sindacalista compiacente.

E’ stato detto giustamente che in passato i lavoratori di TV Nord hanno raggiunto primati importanti: giusto, ma allora la responsabilità della situazione attuale non può essere la loro.