BENI COMUNALI: SVENDERE E' L'UNICA POLITICA DI UNA CLASSE DIRIGENTE SENZA PROGETTUALITA'

Le RdB-CUB contro ogni ulteriore dismissione del patrimonio del Comune di Roma

Roma -

"Siamo alle solite: in mancanza di vere politiche risolutive e di vero intervento, si ricorre alla svendita e alle svalutazioni dei beni comunali", dichiara Fulvio Vescia, responsabile RdB-CUB Energia a commento della proposta del segretario romano della Margherita, Riccardo Milana, che lancia la dismissione del 15% delle azioni ACEA di proprietà del Comune di Roma come strumento per risolvere le emergenze in atto nella capitale.

 

 


"Le politiche rutelliane sono ben note ai cittadini romani – prosegue l’esponente RdB - insieme al contributo dell’allora Assessore al Bilancio (e attuale Ministro) Lanzillotta partorirono il mostro chiamato Acea SpA. Una privatizzazione che ad oggi ha prodotto licenziamenti, mancanza di investimenti sulla rete idrica, totale assenza di ridistribuzione delle rendite a favore esclusivo degli azionisti, malcontento tra gli utenti costretti a file interminabili agli sportelli, per finire agli aumenti delle tariffe idriche nei comuni della provincia di Roma".

 


"Continuare nella svendita dell’ACEA per tappare le falle ricalca ciò che fu fatto nel ’98, quando fu venduto il 49% di ACEA a favore di opere per il Giubileo. Come RdB-CUB, così come nel ‘97 proponemmo il referendum per contrastare la privatizzazione dell’ ACEA, anche oggi ci mobiliteremo con ogni ulteriore svendita" conclude Vescia.