AMIU Genova: non è cambiato niente... Anzi!
Invece di ‘privatizzarci’ vogliono ‘svuotarci’…
Qualcuno forse pensava che dopo quel che è successo nei mesi scorsi sarebbe cambiato qualcosa, ma in AMIU nulla cambia e assistiamo sempre più a scelte che azzerano persino gli accordi firmati tra RSU e azienda.
Continuano in maniera strisciante le esternalizzazioni a favore di Melandri e altre ditte: dopo i servizi che sono stati affidati senza gara (isole ecologiche, trattamento dell'umido ecc.) ora a Melandri viene data in concessione una parte dell'area Dufour, dove agirà in maniera completamente autonoma, arrivando a rendere problematico anche un semplice intervento di manutenzione. Per non parlare dei festivi, che di fatto ormai vengono lavorati secondo le esigenze del trasportatore.
Sono stati banditi una miriade di concorsi interni, che di fatto stanno svuotando le sezioni di personale operativo, probabilmente con l'obiettivo finale di affidare il lavoro a cooperative. Anche perché di nuove assunzioni non si parla e anzi le 25 famose assunzioni promesse a febbraio nell'ultima proposta al sindacato si sono ridotte a 9.
Si pagano ore di straordinario per aumentare i lavaggi in centro (gli altri quartieri evidentemente non contano!), probabilmente su indicazione dell’Amministrazione comunale… ma solo fino al 20 settembre. Chissà come mai!?
Continuano gli sprechi sui lavori interni, anch’essi affidati a ditte private e mai utilizzati: si veda la terza tramoggia nel cantiere vecchio inutilizzata (forse perché pericolosa? Ma allora non ci spoteva pensare prima?) oppure la rampa costruita nel piazzale del silos, poi smontata per mancanza di permessi e infine rimontata nuovamente.
Questa è la situazione attuale. Noi avevamo detto che al raggiungimento dell'obiettivo dell'azienda in house avrebbe dovuto seguire un’inversione di tendenza da parte della direzione, ma a oggi non solo questo non succede ma succede il contrario. Per noi la gestione pubblica non è solo una questione formale: si può procedere a una privatizzazione frontale, come voleva fare Doria, o invece, lasciare l’involucro esterno della proprietà pubblica e svuotare AMIU facendola diventare una centrale appaltante che distribuisce il lavoro a cooperative e ditte private, modello As.Ter per intenderci.
Ieri come oggi, con Doria come con Bucci, USB non ci sta e chiede ai lavoratori di sostenere la nostra battaglia contro lo svuotamento di AMIU e a difesa del servizio pubblico.
USB Lavoro Privato Liguria AMIU