AMA s.p.a.: NON BASTA CORRERE AI RIPARI, VA RILANCIATA L'AZIENDA PUBBLICA

Roma -

Nei giorni scorsi è stato siglato un accordo tra azienda e sindacati complici(cgil, cisl, uil) che sospende l’applicazione del nuovo modello di servizio, la sospensione dei provvedimenti disciplinari fatti dal 1 gennaio al 31 marzo, l’apertura della trattiva sul contratto di 2° livello.


Ma questo accordo tace sulle questioni relative al futuro di questa azienda e sui processi di privatizzazione che andranno in votazione nei prossimi giorni nel consiglio comunale.


Qual è il vero senso di questo accordo? E’ il tentativo di quei sindacati che in questi anni hanno partecipato alla gestione dell’azienda e hanno sostenuto o non contrastato le scelte fatte, di riprendere fiato di fronte al forte dissenso che andava crescendo nelle zone.


Cosa dice questo accordo?


Nuovo modello di servizio: viene sospesa l’applicazione nei municipi 16/17/18/19/20 dove era già partito.

Questo significa il ritorno al vecchio modello che aveva già dimostrato di non funzionare;


noi ribadiamo invece la necessità di una nuova organizzazione centrata sulla raccolta differenziata sul porta a porta, sul recupero, la riduzione dei rifiuti, costruita con il contributo dei lavoratori e cittadini.


Provvedimenti disciplinari: vengono rimessi in discussione e valutati in una commissione azienda-sindacati.

Questo significherà che la valutazione verrà fatta in maniera trasparente oppure si deciderà in base alle tessere che si hanno in tasca;


noi invece ribadiamo la necessità di sciogliere il nucleo ispettivo e norme che regolino le pause caffè e riconoscano il tempo tuta nel tempo di lavoro.


Contratto di 2° livello: mentre nell’accordo si parla di salario accessorio e di trasformazione in full-time dei part-time, in realtà siamo in presenza della revisione del contratto nazionale per allinearlo a quanto di peggiorativo è stato firmato dagli stessi sindacati nel contratto per il settore privato;


noi riteniamo che nel contratto di 2° livello si debba parlare di consistenti integrazioni di salario, di assunzione di personale, di riassorbimento in Ama dei lavoratori ex- marco polo.


USB Lavoro Privato è l'unica O.S. ad aver fatto uno sciopero (27 gennaio) e una manifestazione (28 febbraio) contro le politiche aziendali e riteniamo che oggi sia necessario mobilitarsi per una nuova politica dei rifiuti, contro ogni tentativo di svendita ai privati.


Non ci sono privati buoni,

 


va rilanciata l’azienda pubblica, non si scambiano diritti e futuro in cambio di qualche briciola.