Quattro morti e due feriti a Rovigo: il lavoro senza sicurezza continua a uccidere. Renzi: a quando la sicurezza a tutele crescenti sui posti di lavoro!

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Sono 4 gli operai morti in una azienda specializzata in trattamento di rifiuti speciali della provincia di Rovigo.

 

“Un tributo di morte inaccettabile- dichiara Franca Peroni dell’esecutivo nazionale USB– , veri e propri omicidi spesso considerati solo un "effetto collaterale" ma che in realtà sono il frutto del sistema degli appalti e sub-appalti al massimo ribasso, del lavoro nero, della  precarietà. Ma non nascondiamoci dietro un dito: l'insicurezza crescente sui cantieri è frutto della fretta, dei "cottimi", dei tempi che vengono via via compressi, mettendo il lavoratore di fronte alla rincorsa sfrenata del compimento del proprio lavoro nel minor tempo possibile. Si muore troppo spesso, e nel settore dell'igiene ambientale, i numeri cominciano a diventare eccessivi.

 

Fanno specie le postume visite sul luogo del misfatto e le addolorate dichiarazioni di costernazione di chi (dalla senatrice leghista Munerato al Presidente della Regione Veneto) ai vari livelli Amministrativi e politici dovrebbe intervenire…ma prima! Di questo si dovrebbe occupare il Governo, altro che "job Acts", di garantire un diritto fondamentale: quello della vita, troppo spesso spezzata nei luoghi di lavoro anzicchè demolire il diritto alla reintegra e a conservare il posto di lavoro a fronte di un licenziamento illegittimo”  conclude Franca Peroni dell’esecutivo nazionale USB “La Unione Sindacale di Base risponderà  a questo ennesimo Omicidio sul Lavoro, oltre che con il cordoglio e la vicinanza alle famiglie,  con una campagna di mobilitazione contro le privatizzazioni e gli appalti al massimo ribasso che sono le cause principali di questi fatti tragici. Chiamiamo i  lavoratori e le  lavoratrici alla  mobilitazione e alla vigilanza sui posti di lavoro e nei territori per contrastare la spending review delle vite umane.  Non ci piegheremo ai ricatti del Job Acts, delle spending review e delle leggi di stabilità. Un  lavoro dignitoso, sicuro, e veramente tutelato prima di tutto!”