Fondogas ... un morto che cammina?

Nazionale -

Lavoratori,

come alcuni di voi sapranno, l’Italgas ha perduto la concessione per la distribuzione del gas a Rieti, aprendo la procedura per il licenziamento dei 7 lavoratori per cause che non stiamo qui a riassumere.  Dopo una trattativa con le OO.SS. i lavoratori sono stati assorbiti dalla Società Estra Reti Gas che si occuperà appunto della distribuzione a Rieti.

Fin qui tutto è bene quel che finisce bene. Pare….

In realtà si è posto il problema che, essendo la Estra Reti Gas una società municipalizzata, i lavoratori avrebbero perso il diritto alla fruizione del FONDOGAS .

Sentite che bella soluzione che hanno inventato:

"...ai fini del superamento del "Fondo Gas", maturato dai dipendenti in oggetto durante il rapporto di lavoro con ltalgas, il Comune di Rieti verserà direttamente al "FONDENERGIA" un importo di € 69.999,00 (suddiviso per i sette lavoratori secondo una tabella allegata…) entro trenta giorni dal passaggio dei lavoratori da ltalgas ad Estra Reti Gas…… tale importo è versato a titolo integrativo delle quote aziendali ed assorbe quanto definito nell'accordo in tema di previdenza del 10 febbraio 2011 ."

"...Estra Reti Gas verserà al "Fondo Pegaso", a decorrere dalla data di assunzione

per i dipendenti oggetto del presente accordo, la quota di 1,7% della retribuzione imponibile."

Quindi riepiloghiamo: L’indennizzo del Fondogas lo versa il Comune di Rieti (Ente Pubblico) in Fondoenergia mentre lo stesso Comune verserà l’1,7% per i sette lavoratori in Pegaso.

Ma non è finita.

La FEMCA/CISL con un comunicato firmato dal Segretario Nazionale afferma…. “ i contenuti dell’accordo nella prospettiva dell’apertura delle prossime gare su tutto il territorio Nazionale” che tradotto vuol dire: nel caso in cui le società private, obbligate per legge a versare il Fondogas, perdessero le gare, il sistema sarà in linea con il presente accordo….cioè i soldi a noi (Fondoenergia) e non in mano ai lavoratori e il contributo in “Pegaso”!.

Questi sarebbero gli accordi per gestire le gare pubbliche? Questa è solo un’opera, neanche tanto sotterranea, di “raccolta ” di denaro per la “cassa comune” che risponde al nome di Fondoenergia.

A questo punto ci domandiamo: qual’è il futuro dei contributi volontari al Fondogas dei lavoratori delle aziende come la nostra, se gli ineffabili Confederali agiscono per distruggerlo! E’ lecito continuare a prenderci in giro costringendoci a rimanere in un diritto che non potremo mai esercitare?

Ricordiamo a tutti che fino ad oggi abbiamo versato “volontariamente” circa 3000 euro e che in caso di chiusura il “prezioso accordo del 10 Febbraio 2011” prevede l’1% di indennizzo dell’ultima retribuzione.

Peccato che di quell’indennizzo 3000 euro già sono i nostri e che comunque li rivedremo nella “cassa comune” in 240 rate (20 ANNI!) a meno che non andremo in pensione (!) .

La nostra proposta? Semplice.

Rimodulare il Fondogas secondo le nuove normative sulle pensioni aumentando la quota delle aziende, come previsto dalla legge, o in caso di chiusura prevedere l’indennizzo del Fondogas almeno al 2% (come in precedenti accordi) dell’ultima retribuzione e dare la possibilità di scelta al lavoratore: CONTANTI O VERSAMENTO IN FONDOENERGIA.

I NOSTRI SOLDI NON POSSONO ESSERE

A FONDO PERDUTO!

 

Unione Sindacale di Base