Lo avevamo annunciato:

il premio come mezzo di discriminazione e tentativo di assoggettamento dei lavoratori al potere aziendale - volantino in allegato -

Roma -

Nei giorni scorsi all’AMA di Roma, azienda pubblica che si occupa della gestione del ciclo dei rifiuti, con lo stipendio di giugno ha elargito il premio di produzione. Negli anni scorsi esso veniva distribuito a tutti in maniera egualitaria e si differenziava solo per la categoria di inquadramento ( più alto per operai e autisti, più basso per impiegati) e per i giorni di presenza. Quest’anno invece è stato diversificato non solo per categorie di inquadramento, ma è diversificato anche all’interno della singola unità produttiva e tra lavoratori che svolgono lo stesso lavoro. La cifra varia da 0 a 1.000 €. Questa diversificazione avviene attraverso un processo che prevede: a) schede di valutazione individuale redatte dal responsabile di unità produttiva, in base a criteri quali: affidabilità, disponibilità, collaborazione, etc; b) un secondo livello di valutazione effettuato da una società di consulenza che incrocia le schede con i giudizi espressi dal servizio ispettivo sulla pulizia dei vari quartieri. E’ chiaro come questo strumento, diventa elemento di divisione tra i lavoratori e diventa un sistema premiale verso chi accondiscende verso le volontà della dirigenza e penalizzante verso chi invece tende a separare la propria esistenza da quella dell’azienda. E questo è solo l’inizio, in quanto con tutti i processi di modifica del sistema contrattuale e la volontà già espressa da Federambiente di spostare tutto sul secondo livello, questo sistema verrà utilizzato per personalizzare anche gli stipendi come già avviene ad esempio per i quadri, dove ai nuovi assunti viene dato uno stipendio con una parte fissa e una parte variabile ad personam. Questa situazione sta portando nei luoghi di lavoro a momenti di forte conflittualità tra gli stessi lavoratori.

Cisl e Uil, firmatari dell'accordo, “balbettano” tra gli operai facendo riferimento a criteri di valutazione mai espressi e ciascun delegato ne dice diversi!

USB ha diffidato l'azienda e sta distribuendo un modulo di richiesta della scheda di valutazione individuale da presentare all'azienda.

Altre iniziative sindacali verranno attuate nei prossimi giorni.

L'arbitrarietà completa nell'assegnazione del premio lede la dignità, la professionalità dei lavoratori oltre che viola il diritto di non discriminazione.

Proprio per questo USB avvierà, oltre alle iniziative sindacali, anche un'azione legale collettiva.